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fuga da berlino - ULTIME RECENSIONI DEI LETTORI


... Questo è il merito del romanzo di Paolo Chiappero: contribuire, dopo settantadue anni da quei tragici eventi, a far scoprire, soprattutto ai giovani, una pagina di storia per troppi anni dimenticata e mai scritta sui libri.

Gen. B. aus. Maurizio Lenzi
​Presidente ANEI - Fed. Prov. di Padova
Caro Paolo,
penso le faccia piacere sapere che mio figlio Marcello porterà il suo romanzo all'esame di terza media.


Nicola
Un libro bellissimo, di grande emozione... Personalmente o pianto alla fine...devo dire che è un libro che a me ha dato molto,consiglio a chiunque di leggerlo per capire chi erano i nostri Padri, quali persone fantastiche ci anno preceduto..
​
Roberto
Buonasera, ..................,  ho appena finito di leggere "Fuga da Berlino" e mi sono permessa di cercarla per dirle che era un po' che non mi commuovevo per un libro... la storia di suo padre e del suo amico mi ha profondamente colpito e commosso, grazie per aver raccontato la loro storia e avermi fatto viaggiare con loro attraverso l'Europa sul maggiolino...  Un caro saluto.

Francesca
Ciao Paolo,  
ho finito il libro da qualche giorno. 
Ho il desiderio di complimentarmi con te.... Non tanto per il fatto di aver scritto un libro ma per la capacità di aver saputo ascoltare. 
Se tu non avessi ascoltato nulla sarebbe rimasto e tutto sarebbe stato dimenticato. 
Non tutti hanno questo dono.... Quindi caro Paolo, con le parole di una semplice lettrice, quale io sono, vorrei lodare la storia sconosciuta di questi uomini che hanno dovuto subire umiliazioni incresciose da parte di quelli, che loro simili avrebbero dovuto essere se la guerra non li avesse trasformati in bestie, come tu scrivi....  
Un apprezzamento particolare a te, caro compagno, che nonostante i tuoi mille impegni,  ne hai saputo egregiamente onorare la loro memoria. 
​

Francesca
Caro Paolo,
ho letto in questo giorno intero il tuo romanzo IMI 03121. Divorato! Bravo! Bellissimo, scritto benissimo. Non ti ho mai sperimentato come architetto, però coltiva questo Tuo dono. E scrivi.


Umberto

​
Coinvolgente ed emozionante. Per pensare e ricordare. Ancora grazie e a rivederci.


Carlo.
Buona sera Architetto, mi sono appena regalato I.M.I. 03121 . A presto

​Gianulca
Buongiorno Signor Paolo, ho letto il suo libro.. Devo dire che mi ha emozionato.. Una storia veramente toccante.. Questo per riassumere altrimenti sarebbe un messaggio lunghissimo. Io sono di ................., quindi non molto lontano dal paese di suo padre, mi chiedevo se suo papà Giacomo è sepolto a Bagnolo, mi piacerebbe andar a dir una preghiera e portar un fiore ad un Uomo cosi Grande come stato lui.. Non penso che al giorno d'oggi possano esistere persone così.
​Scusi se l'ho disturbata ma come le o detto il libro mi ha toccato profondamente,
​Grazie mille 


Roberto
Il mio totale rispetto e ammirazione per quello che seppe fare tuo padre durante quel tempo di follia, e per le sofferenze che deve avere patito grazie a coloro che lasciarono il nostro esercito e popolo da soli e allo sbando (successe così a mio nonno, del quale conserviamo un diario, scritto nel lager, che fa accapponare la pelle, dopo avere fatto la Grecia). 


Ermanno .


Gent.mo Architetto, il Suo libro l'ho divorato. Lo hanno letto anche gli altri volontari del Centro Studi. L'abbiamo  trovato molto interessante tanto che vorremmo inserito nelle proposte di formazione civica che invieremo alle scuole per il prossimo anno scolastico 2017-2018.

Luigi
Ciao Paolo, nei giorni scorsi ho acquistato il tuo libro che ho letto tutto d'un fiato......
Sono stato rapito e coinvolto come raramente mi è capitato leggendo un libro.
Per il momento complimenti e  appena uscirà il tuo prossimo vorrei essere tra i primi a leggerlo.


Ferruccio
Caro amico Chiappero,
ho appena finito di leggere il tuo libro e ne sono letteralmente conquistata. Complimenti ! hai fatto un'opera stupenda per valore letterario, storico e umano. Hai reso giustizia agli ignorati IMI e soprattutto a quell'eroe di tuo padre, silenzioso e misconosciuto come tanti. Raccoglierne i ricordi, gli sprazzi, le reticenze, gli incubi è stata cosa buona e giusta.


Bianca Tragni - scrittrice -
Buongiorno Sig. Paolo,
ho appena finito il suo romanzo IMI 03121 e le scrivo queste poche righe in segno di stima e apprezzamento. Molto scorrevole ed intrigante, mai volgare e violento, nonostante l'argomento sia la guerra. Mi è molto piaciuto e attendo sue nuove pubblicazioni


Enrico
Gent.mo Architetto, il Suo libro l'ho divorato, ora se lo stanno passando gli altri volontari del Centro Studi. Quelli che l'hanno letto l'hanno trovato molto interessante, tanto che l'abbiamo inserito nelle proposte di formazione civica che invieremo alle scuole per il prossimo anno scolastico 2017-2018

Luigi

Ho letto in queste vacanze il libro I.M.I. 03121. Molto toccante, molto scorrevole ed in alcuni punti anche suspance.  Grazie mi è piaciuto verrà da me sicuramente sponsorizzato. 

​Maria Rosa
Ciao Paolo! Il tuo libro mi è piaciuto moltissimo. Storia molto commovente e molto ben scritta.... e te lo dice uno che è anni che non finiva un romanzo.

Miguel
Buongiorno Paolo.
Ieri ho letto il tuo libro e l'ho trovato interessante, ben scritto e accattivante in forma di romanzo, analitico e avvincente, Commovente e affatto retorico. Mi complimento: parlare in prima persona come se fosse esperienza fatta sulla tua pelle e scoprire poi che il materiale è un patchwork di ricordi paterni.. Impresa ardua. Non sapevo di questa sigla I.M.I e ho imparato molto. Grazie è un libro che consiglierò e, a mio modo, cercherò di diffondere.


 Annalisa

Ho appena finito il suo romanzo. Ha reso un grande onore a suo padre ed agli IMI.  Complimenti.

Valerio
Ciao Paolo.
Ho appena finito di leggere il tuo romanzo e sono molto contento di averlo fatto. Devo dirti bravo. Mi è piaciuto molto e lo dico al di là di ogni retorica 


​Luca Barbero
Héroes que se dejaron de ser anònimos!!!! El pròximo paso podrìa ser un film .......

Elisa - Repubblica Argentina
Caro Paolo, finalmente in questi giorni caotici e festivi, sono riuscito a ritagliarmi il tempo (qualitativo) ed ho finito di leggere il tuo libro. Mi è piaciuto molto ed ha avuto il grande pregio di farmi conoscere un pezzo di storia che è rimasta stranamente molto nascosta invece di essere stata fortemente presa ad esempio. Grazie! E in bocca al lupo per i possibili sviluppi. Lo meritano questi ragazzi, lo merita la storia e lo merita il paese

Lorenzo
Non c'è miglior modo di scoprire le vicende degli Internati Militari Italiani,un pezzo della nostra storia davvero poco conosciuto, di quello di leggere questo libro. Il viaggio che si snoda in queste pagine ci porta davvero attraverso l'Europa di quel periodo storico e ci trasmette emozioni, quelle vissute dal protagonista e quelle delle tante comparse che ne intrecciano il cammino. La voglia di farcela dei protagonisti, di tornare a casa a una vita normale e la follia umana di quegli anni escono da questo libro in modo molto preciso e con una scrittura mai pesante. Libro molto leggibile e decisamente originale, a tratti curioso e romanzato certo, ma senza perdere mai di vista la realtà di quello che purtroppo è stato. Da leggere!

​Sabina
Buon giorno Paolo,

Il libro è stata un'ottima compagnia durante un volo per NY, ho trovato il passo narrante scorrevole e la storia interessante e a tratti devo dire di essere stato anch'io passeggero di questo "primo" maggiolino. Sicuramente questa vergogna, una tra le tante, emersa nella nostra partecipazione alla seconda guerra mondiale meritava di essere portata alla luce, sopratutto nel rispetto di chi ha pagato con la detenzione o con la vita le colpe di altri.
Sarà mia premura consigliare a chi conosco la lettura di I.M.I. 03121.
Complimenti ancora


Gianluca
Bello, ci è piaciuto un sacco e spero di riuscire a farlo leggere anche a Tommaso, quest'estate; Purtroppo le generazioni dei nostri figli non potranno più ascoltare testimonianze dirette di quello che fu "quella" guerra, ma il tuo libro è un bel modo per cercare di colmare questo vuoto

​Francesca
Ciao Paolo, 
ho letto con piacere il tuo libro, che mi ha fatto conoscere una pagina di storia dai più dimenticata; complimenti anche per lo stile scorrevole e per la storia, godibile, tanto più se si pensa alla gran parte di verità che vi sta dietro...mi spiace solo non aver conosciuto il protagonista...Continua a scrivere.

​Mariella
Un 'pezzo' della ns. storia tanto importante quanto tragica ma poco nota , raccontata in modo quasi romanzato, con intensità emotiva nel ricordo di un figlio verso il padre...

​Cristina

Ho fatto leggere il tuo libro a mia suocera e gli è piaciuto molto: in un giorno lo ha divorato

Nicola
Ciao Paolo,
ho letto con voracità il tuo libro IMI 03121.
Il primo pregio di questo libro è quello di evidenziare una realtà, quella dei soldati Italiani internati in Germania, molto poco conosciuta e forse volutamente ignorata nel corso della nostra storia.
Solo ultimamente si comincia a parlarne, e mi piace pensare che sia in parte merito del tuo lavoro.
Il secondo pregio è quello di trattare questo argomento con la leggerezza tipica del romanzo, che non significa sottovalu
tazione ma facilità di lettura e migliore comprensione della storia.
Il racconto della fuga di tuo padre è incalzante e ben scritto, gli episodi ce lo rendono vicino, umano, con gli amori, le paure, il coraggio, i sentimenti di amicizia e lealtà che tutti noi abbiamo (o vorremmo avere) vissuto.
Complimenti


​Alessandro
Tratto da una storia vera, la rocambolesca fuga di Giacomo ed Ivo dalla prigionia in Germania: attraversando l'Europa devastata dalla II Guerra Mondiale con una fedele auto tedesca, i due scopriranno il significato della libertà e dell'amicizia capace di superare le barriere dello spazio e, soprattutto, del tempo.
Il libro, scorrevole ed appassionante, è importante perchè affronta un argomento sconosciuto ai più: la condizione dei soldati italiani all'estero che alla firma de
ll'armistizio e al loro rifiuto di collaborare con i Nazisti furono trattati da schiavi, per poi essere dimenticati e mai considerati in patria. "I.m.i. 03121" ha il merito di raccontare, e spiegare, questa pagina buia della storia italiana, senza eccedere nè col sentimentalismo nè con la verbosità storiografica. Inoltre, è un racconto semplice e diretto, quasi un road movie, coinvolgente fino alla fine. Anche per noi lettori è tempo di tornare a casa.

​Cristiano
Ciao Paolo. Voglio complimentarti, ...e tra la tante cose mi soffermo sulla trasposizione cinematografica del tuo racconto che, secondo me, dovrebbe essere felice, bisogna assolutamento farlo, vi possono essere delle difficoltà ma se si riescono a superarli diventa assolutamente interessante, coinvolgerebbe lo spettatore..........ne vale proprio la pena …..con momenti tristi e con drammatiche vicende degli internati, riflessioni e gesti umani, di fratellanza, e da uno sfondo cupo di Berlino e intorno e con i affreschi qualche volta luminosi della campagna tedesca, ….trovo che coinvolge lo spettatore anche davanti al video: drammi. tenerezze, buona volontà, eroismi e paura della gente…...vi sono ricordi personali di tuo papà e memoria collettiva messi insieme….come nel libro pensieri, gesti e parole hanno felice trasposizione nel film...e insegna anche, per esempio...quando le cose vanno male, e sembra tutto perduto, se si ha il coraggioe tenerezza, tutto può essere ancora salvato… bravo

Massimo
Ciao Paolo,
ci tenevo a dirti che oggi pomeriggio mio marito ha letto il tuo libro, poche volte l'ho visto preso così da un libro, gli è piaciuto moltissimo e mi ha pregato di farti i complimenti e di dirti di continuare a scrivere. Ancora complimenti e un pensiero particolare al tuo papà.



​Ciao Milena
Caro architetto,
le debbo fare le più calde congratulazioni...mi è piaciuto molto il taglio narrativo di un argomento così facile a scadere nella retorica, con opportuni tagli a certi monologhi a mio parere troppo lunghi e apodittici sarebbe una splendida sceneggiatura già pronta per essere girata. (....)
    Ma a parte questo il libro mi ha rapito e commosso. La ringrazio ancora, le auguro tanto successo e appena Gianrico avrà letto le farò avere senz'altro il suo parere.


Marianella
A marzo, in un solo giorno, complice una lunghissima attesa presso la sanità pubblica, lessi tutto I.M.I 03121, il romanzo di Paolo Chiappero. I.M.I. 03121 narra della fuga avventurosa di due internati militari italiani da un campo di prigionia nazista di Berlino, attraverso l'Europa, nel bel mezzo dell'avanzata russa. Di Paolo sapevo che era un bravo architetto, ma mai più avrei immaginato che potesse nascondere delle doti nella scrittura. Bravo Paolo.

Andrea Fabbris
Sono convinto che il suo libro, ispirato alla vicenda di suo padre, contribuisca a ricordare quei valori di libertà, fantasia, forza di volontà, e orgoglio che sono così importanti anche oggi.
Cordiali saluti

Mattero R.
Ho letto quasi di botto il suo libro, avvincente, ad un certo punto mi sono ritrovato senza rendermene conto a fare “ il tifo “ per suo papà.
Davvero un’avventura rocambolesca, per fortuna conclusasi in modo positivo.

Aldo
Ieri ho letto il tuo libro.
Mi ha rapito. Hai scritto un romanzo molto interessante e avvincente. In alcune parti mi sono commosso. Ho immaginato con molta chiarezza ogni scena che hai descritto. Dopo poche pagine ho pensato che con questa storia bisognerebbe fare un film.

complimenti!


Riccardo
Bravo Paolo, mi è piaciuto molto il libro che hai scritto.
Per essere alle prime armi in questa veste, a mio modesto parere hai superato bene la prova.
Hai inoltre ben coniugato la storia dei militari italiani internati (fra l'altro non ben conosciuta da tutti fra cui me..) e un minimo di suspance che ti invita ad arrivare presto alla fine del romanzo.
Aspetto il tuo secondo romanzo, ok?


​Verano
Veramente un bella lettura, una sorpresa! Il libro richiama l'attenzione sulla vicenda ancor poco nota degli I.M.I., avvalendosi di una costruzione narrativa avvincente e complessa (con passaggi tra passato e presente, tra reale ed onirico), sempre sostenuta da una la prosa scorrevole. Complimenti!
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