FUGA DA BERLINO
CHI ERANO GLI I.M.I. ?
IMI 03121 - FUGA DA BERLINO è forse il primo romanzo delle letteratura italiana ad essere ambientato nella vicenda storica degli IMI , gli Internati Militari Italiani. La speranza è quella di aver dato un contributo alla divulgazione della loro storia caduta nell'oblio.
Paolo Chiappero
gli I.M.I. : 600.000 ITALIANI
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Gli I.M.I. erano gli Internati Militari Italiani. Circa seicentomila soldati dell' Esercito Italiano che dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943, abbandonati a se stessi senza ordini e non organizzati, furono catturati dai Tedeschi ma si rifiutarono di passare a combattere nelle fila nazifascite dopo la costituzione della Repubblica Sociale di Salò. Per punizione vennero considerati "traditori" e mandati ai lavori forzati nei lager e nelle fabbriche tedesche fino alla fine della guerra. Tra questi c'era anche mio padre, il protagonista del romanzo.
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Cinquantamila I.M.I. non fecero più ritorno a casa e giacciono ancora anonimi
nei cimiteri di guerra tedeschi
nei cimiteri di guerra tedeschi
il perchè dell'oblio.
di Giorgio Perona
Ritengo che la celebre frase di John Keats "La vittoria ha molti padri, la sconfitta è sempre orfana" possa meglio rappresentare come il nostro Paese abbia reagito alla sconfitta patita nella II Guerra Mondiale. Erano molti se non tutti a voler rimuovere il ricordo del conflitto; al loro ritorno tutti (reduci dai fronti, ex internati dai tedeschi e prigionieri di ritorno dalla Russia) furono trattenuti nei campi contumaciali e nascosti all'opinione pubblica. L'unica positività alla quale l'Italia del dopoguerra poteva aggrapparsi era la Resistenza e la guerra di Liberazione.
Occorre ricordare in tempi più moderni che un simile trattamento di rimozione collettiva venne riservato negli Stati Uniti ai POW (Prisoner of War) ed ai reduci americani del Vietnam |
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