A MIO PADRE
Caro Papà, adesso che anche io: sono stato nel lager per mantenere fede al giuramento alla Patria che invece mi ha tradito, ho mangiato pelli di patate e segatura, mi sono ridotto pelle e ossa, mi sono spaccato la schiena di lavoro, ho sopportato le bastonate quotidiane, sono stato insultato e umiliato, ho vissuto sotto i bombardamenti, ho resistito alla voglia di farla finita, sono scappato e ho attraversato mezza Europa in macchina, ho viaggiato due mesi di notte razzolando benzina e cibo, sono scampato ai nazisti, ai russi, ai balordi e ai partigiani di Tito , sono sopravvissuto a tutto questo e ho avuto la forza di rinascere... .... ti chiedo scusa. Non avevo capito nulla, mio eroe silenzioso. Paolo |